Stiamo raccogliendo un sacco di testimonianze - più o meno carine - di colleghi - più o meno famosi. Aspettando di poterli pubblicare tutti, abbiamo chiesto a Lui cosa pensa di Lui. Ecco la di Lui risposta.
"Ammetto di non essere una persona facile, ma sono semplice. E come tutte le cose semplici, non sono facile. Trovo che le cose semplici siano le più buone, le più belle. Eppure, proprio per la loro semplicità, più difficili da realizzare, da apprezzare, da capire. Io sono di quella pasta lì, che lavora su diversi piani di lettura. Io sono così, o almeno, così mi piace pensarmi, mostrarmi, credermi. Tendo a nascondermi. Mi nascondo e godo quando qualcuno mi trova. Godo della complicità che si crea con chi capisce senza grandi spiegazioni. Spesso sono così bravo a nascondermi che nessuno mi trova. E sono anche sciocco perché poi, in quel caso, ci resto male. Non rinnego ciò che ho fatto ma tornando indietro, alcune cose non le rifarei. Direi un sacco di "Si" al posto dei "No" detti per rispetto o coerenza a chissà quale valore che, oramai, non trovo più in giro per casa nè per le strade dove cammino e, tanto meno, nei discorsi di chi sento parlare. Però ho cercato di imparare da tutto quel che ho fatto e che m'è successo. Per questo non dico "rifarei tutto" ma "tutto ciò che ho vissuto mi ha portato ad essere quello che sono". Nel bene e nel male, una persona onesta. Una mente pensate che fa tremila cose. Sto facendo pace con il fatto che lo Sgrilli più famoso sia il comico. Gli altri Sgrilli che vivono in me sono arrabbiatissimi. Ma del resto loro si nascondono. E cosa posso dir loro… Perché questo in fondo è quello che faccio meglio: mi nascondo. Nella speranza che qualcuno mi trovi. Questo sono io. Una persona non facile, ma semplice. E come tutte le cose semplici, non facile."